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mercato) sono liberi di aderire o meno, tenendo però presente che la non adesione comporterà concrete difficoltà nella partecipazione al mercato.1

L’attività di normazione, come avremo modo di approfondire, è uno dei punti cardine dell’innovazione tecnologica in un mondo permeato di tecnologia come quello attuale; e proprio per questo rappresenta un terreno molto delicato e complesso, che implica problematiche di natura (oltre che tecnica) giuridica, economica, politica, etica: tutte di non facile gestione.

3.1. Principi base dell’attività di normazione

L’attività di normazione si ispira ad alcuni principi di fondo, il cui rispetto attribuisce affidabilità ed autorevolezza allo standard prodotto. Essi sono:

  • la consensualità, ovvero la ricerca del massimo grado di consenso da parte dei soggetti coinvolti nel processo di normazione. Essa si pone come elemento fondante della credibilità del processo e della stabilità dello standard;2
  • la democraticità, poiché un processo basato su meccanismi democratici permette che «tutte le parti siano rappresentate nelle diverse fasi [...] e che tutte concorrano in modo paritetico all’approvazione consensuale del progetto»;3
  • la trasparenza, dato che durante il processo di normazione è importante che tutti i soggetti coinvolti abbiano «il diritto, ed il dovere, di conoscere le “regole del gioco„, ovvero i regolamenti che


  1. Sarebbe interessante un approfondimento del tema alla luce delle categorie tipiche della filosofia del diritto e della teoria generale del diritto. A titolo di semplice spunto si legga quanto scrive Stefano Moroni il quale avvicina norme come gli standard tecnici alla definizione di “regola tecnotattica„. Si veda il par. 2.3.8. in Moroni S., Le regole tecnonomiche, documento disponibile on-line al sito www.giuri.unige.it/intro/dipist/digita/filo/testi/analisi_1998/Moronil.rtf. Molto interessanti le definizioni di norma tecnica ivi riportate: la prima di Caia e Roversi Monaco secondo i quali per normazione tecnica si intende «l’attività di produzione di norme atte ad individuare le caratteristiche tecniche, merceologiche e qualitative dei prodotti industriali da immettere sul mercato nonché, più recentemente, dei sistemi e processi industriali e dei servizi»; la seconda di Lugaresi secondo il quale «la norma tecnica è da considerarsi un documento di riferimento comportante la soluzione a problemi tecnici e commerciali, riguardanti prodotti, beni e servizi, che si pongono ripetutamente nelle relazioni economiche, scientifiche, tecniche e sociali».
  2. «Ciò che si persegue non è solo un accordo, una validità pubblica di tipo utilitaristico, ma la piena accettazione del risultato cui si è pervenuti da parte del gruppo impegnato nel lavoro normativo, rappresentativo della comunità nel suo complesso.» UNI (a cura di), Le regole del gioco, UNI, 2006 (p. 22), disponibile on-line alla pagina www.uni.com/uni/controller/it/chi_siamo/regole_gioco.htm.
  3. ibidem (p.26).