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106- Simone Aliprandi - Apriti standard! www.standardaperti.it - www.aliprandi.org

legge ordinaria (L. 69/2009). Non essendo disponibile ancora alcun testo di carattere normativo al di fuori della citata legge delega, si riporta il comunicato ufficiale comparso il 28 gennaio 2010 sul sito personale di Renato Brunetta.

Il Consiglio dei Ministri, riunitosi oggi a Reggio Calabria, ha avviato positivamente l’esame della riforma del CAD (Codice dell’Amministrazione Digitale) proposta dal Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione Renato Brunetta.

A cinque anni dalla sua emanazione, il Parlamento - con la delega contenuta nell’articolo 33 della legge 18 giugno 2009 n. 69 - ha infatti dettato i principi e i criteri direttivi per adeguarne il testo al veloce sviluppo delle ICT e assicurare maggiore effettività alle molte norme, a carattere programmatico o recanti indicazioni di principio, la cui attuazione ha finora segnato il passo.

Il CAD traccia il quadro legislativo generale entro cui può e deve attuarsi la digitalizzazione dell’azione amministrativa. È appena il caso di ricordare che questa è una priorità del programma politico del Governo Berlusconi, chiaramente affermata nel Piano industriale della Pubblica Amministrazione presentato lo scorso maggio dal Ministro Brunetta.

Occorrono pertanto ulteriori, consistenti interventi sia sul piano normativo sia quello amministrativo per allineare le amministrazioni italiane a quelle dei Paesi più avanzati. Altrimenti strutture obsolete e procedure interminabili continueranno a gravare il sistema Italia di costi e di adempimenti tali da scoraggiare l’afflusso di capitali internazionali a vantaggio di Paesi, anche emergenti, che hanno più decisamente imboccato la strada della modernizzazione e della semplificazione amministrativa.

Occorre anzitutto sviluppare in modo deciso, concreto e operativo il grande progetto della Pubblica Amministrazione impostato nel 2005, cioè dare effettività all’impianto del Codice attraverso misure premiali e di sanzione così come a meccanismi di incentivazione a favore delle Amministrazioni più virtuose, garantendo loro la possibilità di riutilizzare, almeno in parte, i risparmi ottenuti grazie alle tecnologie digitali.

Questo è l’orientamento di fondo della delega e in questo solco si muove lo schema di decreto legislativo del Ministro Brunetta che intende dare attuazione, il più possibile puntuale, ai quindici criteri di delegazione contenuti
nell’articolo 33 della legge n. 69 del 2009.

Nell’osservanza di tali criteri, il decreto persegue le seguenti finalità principali: