Pagina:Aliprandi - Apriti Standard !, Ledizioni, 2010.djvu/105

Simone Aliprandi - Apriti standard! www.standardaperti.it - www.aliprandi.org -105

7.5.- Vi è, al riguardo, da precisare che l’art. 14 del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82 (Codice dell’amministrazione digitale), ha affrontato la questione dell’esatta identificazione di uno degli aspetti maggiormente problematici nei rapporti, in questa materia, tra Stato e Regioni, vale a dire il confine ed i limiti del potere di coordinamento. [omissis]
In questa prospettiva, nel primo comma dell’art. 14 si identifica il limite della competenza esclusiva dello Stato, di cui alla lettera r), secondo comma, dell’art. 117 Cost., là dove esso individua il concretizzarsi del coordinamento nella definizione di regole tecniche, che possono anche investire aspetti di carattere organizzativo, allorché gli stessi siano «ritenuti necessari al fine di garantire la omogeneità nella elaborazione e trasmissione dei dati» (sentenza n. 31 del 2005). Ne consegue che la citata disposizione deve essere intesa nel senso che lo Stato disciplina il coordinamento informatico, oltre che per mezzo di regole tecniche, anche quando sussistano esigenze di omogeneità ovvero anche «profili di qualità dei servizi» e di «razionalizzazione della stessa», funzionali a realizzare l’intercomunicabilità tra i sistemi informatici delle amministrazioni (sentenza n. 17 del 2004).
I commi 892 e 895 della legge n. 296 del 2006 si collocano all’interno di questo confine, in quanto dettano regole tecniche funzionali alla comunicabilità dei sistemi ed al loro sviluppo collaborativo, favorendo il riuso dei software elaborati su committenza del Ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione con lo scopo di razionalizzare la spesa e, contemporaneamente, favorire l’uniformità degli standard. [omissis]


11. La riforma del CAD avviata dal Ministro Brunetta

Con le elezioni politiche del 2008 vi è un ulteriore passaggio di testimone per il quale l’economista Renato Brunetta diventa Ministro per la Pubblica amministrazione e l’Innovazione, acquisendo le competenze che erano state di Stanca prima e di Nicolais dopo.

Brunetta si è fin da subito mostrato determinato a innovare radicalmente la pubblica amministrazione italiana, annunciando una serie di interventi normativi volti ad attuare nei fatti (e non più solo con enunciazioni di principio) l’informatizzazione della “macchina pubblica” italiana.

La riforma Brunetta è ancora in pieno svolgimento alla data di scrittura di questo libro, di conseguenza non è possibile esprimersi in merito all’efficacia degli interventi. Si può solo registrare che il ministro ha annunciato l’intenzione di intervenire cospicuamente anche sul testo del CAD a mezzo di decreto sulla base di una delega conferitagli dal Parlamento con