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Simone Aliprandi - Apriti standard! | www.standardaperti.it - www.aliprandi.org | -103 |
informativi che comprenda la valutazione ed eventuale selezione di prodotti open source nell’ambito dell’offerta globale del mercato; c. un’analisi delle possibilità offerte dall’approccio open source per favorire percorsi progettuali condivisi nell’ambito della pubblica amministrazione, nell’ottica di una migliore condivisione delle esigenze ed esperienze, dell’interoperabilità e riuso delle soluzioni sviluppate, e, in generale, di un miglioramento della qualità della domanda. 1 |
Come si può facilmente percepire, si tratta della fissazione di alcuni principi generali, fra i quali per altro non compaiono i temi degli standard e dei formati aperti, se non di mero riflesso.
Purtroppo non ci è dato di poter valutare se queste enunciazioni di principio abbiano trovato una maggiore estrinsecazione, poiché la commissione non ebbe mai modo di pubblicare un vero e proprio rapporto conclusivo dei lavori. 2
Anche la Corte Costituzionale ha avuto modo di occuparsi negli ultimi anni del tema degli standard applicati all’e-government e in generale al tema dell’interoperabilità dei sistemi informativi delle pubbliche amministrazioni. Si riporta qui di seguito un estratto della sentenza 133 del 2008 che a sua volta ribadisce alcuni principi già espressi dalla precedente sentenza 31 del 2005.3 Entrambe si sono occupate dell’argomento nell’ambito di questioni di costituzionalità relative al riparto di competenze fra Stato, Regioni ed Enti locali sulla scia della riforma del Titolo V della Costituzione effettuata nel 2001 (come d’altronde è accaduto nella più recente pronuncia del 2010, che vedremo più avanti).
- ↑ II testo integrale del decreto è disponibile all’indirizzo web www.cnipa.gov.it/HTML/RN_ICT_cron/07/2007_05_16_Decreto %2016%20maggio%202007.pdf
- ↑ In rete tuttavia si trova un interessante documento, risalente al marzo 2008 e proposto dall’Associazione Software Libero, nel quale l’associazione Software Libero, facendosi portavoce di tutta la comunità FLOSS italiana, avanza alla Commissione una serie di proposte per lo sviluppo del software libero nella Pubblica Amministrazione. Il documento, a firma di Marco Ciurcina e Antonio J. Russo, segnala alla Commissione con estrema chiarezza le numerose norme dell’assetto normativa italiano rimaste disattese e incomplete nonostante siano in vigore ormai da alcuni anni. Il documento è disponibile sul sito dell’associazione alla pagina www.softwarelibero.it/files/commissione_MEO_assoli_finale.pdf.
- ↑ Un’interessante analisi delle due pronunce si trova in Martini F., Open Source, pubblica amministrazione e libero mercato concorrenziale, in Il diritto dell’economia, 3/4-2009, pp. 677-707.