Pagina:Alighieri - Comedìa, Foligno, 1472.djvu/73

Gia erauan dalaſelua rimoſſi
     tanto chi nonaurei uiſto douera
     perchio indietro riuolto mifoſſi15
Quando incontramo danime unaſchiera
     che uenian lungo largene et ciaſchuna
     ciriguardaua come ſuol daſera
Guardar unaltro ſotto nuoua luna
     et ſi uernoi aguzazuan leciglia20
     comeluecchio ſartor fa nellacruna
Coſi adochiato docotal famigla
     fu io conoſcuto daun che mi preſe
     perlolembo et grido.qual marauiglia ?
Et quando ſuo braccia ame diſteſe25
     ficchai liochi perlocosto aſpecto
     ſi chel uiſo abruſiato non difeſe
Laconoſcenza ſua almio inteltecto
     et chinando lamano ala ſua faccia
     riſpuoſi ſiete uoi qui ſer brunetto ?30
Et quelli ofilglol nonti diſpiccia
     ſer brunetto latini unpocho teco
     i ritornan dietro et laſciandarlatraccia
Io diſſı lui quanto poſſo uen preco
     et ſe uolete che conuoi maſeggia35
     farol ſe piace acoſtui che uoſeco
O filglol diſſe qual diqueſta greggia
     ſarreſta punto giace poi centanni
     ſanza roſtarſi quandol focho ilfeggia
Pero uaoltre io tiuero apanni40
     et poi rigiugnero lamia maſnada
     che un piangendo iſuoi etterni danni