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Vola conlioccbi perquefto giardino che ueder lui taconcera lofguardo pui almontar perloraggio diurno Et larcgina delciel ondio ardo tanto damor nefara ogni gratia pero cbifono il Tuo fedel Bernardo Quale ebolui ebe forfè dicroatia uiene aueder laueronica noftra ebe perlantica fama non fenfatia /VUdice nelpenfier fin cbel fimoftra fignor mio lefu Criftoidio ucrace or £u fi fatta lafembiantza uoftra Talera io mirando lauiuace carita dicolui che inquefto mondo contemplando gufto diquella pace FigluoJ di gratta quefteffer ioccndo comincio egli nonti fara noto tenendo lioccbi pur quagiulo alfondo /Va guarda icercbi infin alpiu remoto tanto ebeueggi feder laregina cui quello regno e fudd'to et deucto Io leuai lioccbi et come damattina laparte orientai delorizonte fouerebia quella doucl fol declina Cofi quafi diualle andando amente conlioccbi uidi parte nello (Iremo uincer dilume tutta laltra fronte Et come quiui oue fafpetta iltemo cbemal guido fetonte più fmfiamma et quinci et quindi illume fila feemo