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Daeflo ebbe militia et priuilégio auegna che con popol fi ragù ni oggi colui che Iafafciacolfregio Già eran gualterotti et importuni et anebe faria borgo piu quieto fe dinuoui uicin foifer digiuni Lacafa donde nacque iluoftro fleto per loiutto difdegno ebe ua morti et pofe fine aluottro uiuer lieto Era bonorata effa et Cuoi conforti obondelmonte quanto mal fuggifti lenozze Tue perlialtrui comforti Molti farebber lieti ebe fon tritti fe dio taueffe conceduto ademà laprima uolta cacipta uenitti /Via conueniefi aquella pietra feema ebe guardai ponte ebe fiorenza feflè uidi ma nela Tua pace pottrema Conquette genti et conaltre coneffe uiddio fiorenza infi fatto ripofo che non auea cagion onde piagnrÌTe Conquette genti uidio gloriofo et tutto ilpopol fuo tanto cbel giglio non era adatta mai potto aritrofo Ne perdiuifion fatto uermiglio CANTO- XVII- Nelquale ilpredettò melfer Cacciaguida folue laimo delautore da una paura • Et confortalo afare quetta spera