Pagina:Alighieri - Comedìa, Foligno, 1472.djvu/351

[trascrizione diplomatica]

Quali peruetri traſparenti et terſi10
     ouer peracque nitide et tranquille
     nonſi profonde che fondi ſien perſi
Tornan denoſtri uiſi le poſtille
     debili ſi che perlambianca fronte
     nonuien men forte allenoſtre pupille15
Tal uidio piu facce aparlar pronte
     perchio dentro allerror contrario corſi
     aquel caceſe amor tralhomo elfronte
Subito ſi comio dilor maccorſi
     quelle ſtimando ſpecchiati ſembianti20
     perueder dicui foſſer liocchi torſi
Et nulla uidi et ritorſeli auanti
     dritta nelume della dolce guida
     che ſorridendo ardea nelliocchi ſanti
Nonti marauigliar perchio ſorrida25
     midiſſe appreſſo iltuo pueril coto
     poi ſopraluero ancor lopie nonfida
Ma te riuolue come ſuole auoto
     uere ſubſtanze ſon cio che tu uedi
     qui rilegate permanco diuoto30
Pero parla coneſſe et odi et credi
     chellauerace luce chegli appaga
     diſe nonlaſcia lor torcer lipiedi
Et io alhombra che parea piu uaga
     diragionar drizzami et cominciai35
     q̃ſi come huom cui troppa uoglia ſmaga
O ben creato ſpirito che arai
     diuita etterna ladolcezza ſenti
     che nonguſtata nonſintende mai


[trascrizione critica]

Quali per vetri trasparenti et tersi10
     o ver per acque nitide et tranquille
     non sì profonde che fondi sien persi
Tornan de’ nostri visi le postille
     debili sì che perla ’m bianca fronte
     non vien men forte alle nostre pupille15
Tal vid’io più facce a parlar pronte
     per ch’io dentro all’error contrario corsi
     a quel c’acese amor tra l’homo e ’l fronte
Subito sì com’io di lor m’accorsi
     quelle stimando specchiati sembianti20
     per veder di cui fosser li occhi torsi
Et nulla vidi et ritorseli avanti
     dritta ne lume della dolce guida
     che sorridendo ardea nelli occhi santi
Non ti maravigliar per ch’io sorrida25
     mi disse appresso il tuo pueril coto
     poi sopra ’l vero ancor lo piè non fida
Ma te rivolve come suole a voto
     vere substanze son ciò che tu vedi
     qui rilegate per manco di voto30
Però parla con esse et odi et credi
     ché la verace luce che gli appaga
     di sé non lascia lor torcer li piedi
Et io a l’hombra che parea più vaga
     di ragionar drizza’ mi et cominciai35
     quasi come huom cui troppa voglia smaga
O ben creato spirito che a’ rai
     di vita etterna la dolcezza senti
     che non gustata non s’intende mai