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Et io allui forefedaquel nelqual mutarti mondolimiglior uita cinque anni non fon uolti infin aqui Se prima fu lapoffainte finita dipeccar più cbefoueniffe lora del buon dolor ebeadto uirimarita Come fetu quaTu uénuto ancorai io ticredea trOuar quagiu difetto laoue tenia pertema firiftora Ondegli ame fitorto macondotto aber lodolcc affenso demartiri lanella mia confuo pianger dirotto Confuoi priegbi diuoti et confofpiri tratto ma %llacorta oue fafpetta et liberato ma deglialtri giri Tanto e adio più cara et più diletta lauedouella mia che tanto amai quanto imbene operar e più Toletta Cbelabarbafgia difardigna affai neliefemine fucepiu pudica cbelabarbafgia douio lalafciai Odolce padre ebe uttò tu cbidica tempo futuro me già nclcofpetto cui nonfara quéftòra molto antica Nelqual Tara impergamo interdetto alleifacciate donne fiorentine landar mortrando conlepoppe ilpetto Quai barbare far mai quai faracine cui bifognaffe perfarlir coperte ofpirità’i oaltrc difcipline