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Ma qual G he/ardo c quel che tu £ faggio- diche rimafo delagente fpenta. inrimprouero del fecol feluaggio/ O tuo parlar minganna od mi tenta rifpuofe ame che parlando mi tofeo par ebe deibuon Gherardo nulla fenta Peraltro fopra nome inolconofco fi noltoglcfTì dafua figlia gaia dio fia conuoi ebe più non uegnouofcO Vedi lalbor che pcrlofiume raia già biancheggiar et me conuien gtirmi langclo e un prima cheli pagia Cofi torno et più non uolle udirmi CANTO -XVII - Trada dela qualità delquarto girone Ouc fipurga lacolpa del accidia doue firiilora la more deloipfedo bene Et dichiara una qftioe che nidi nafes» Ricorditi ledor fé mai nelalpe ticolfe nebbia perlaqual uedelTi non altrimente che perpelle talpe Come quando ìuapori bumidi et fpeiTi adiradar comincian'ì lafpera delfol debilemente entra perefTì Et fi a latua ymagine leggera ingiugnere aueder comio riuidi lofol imprima che già nei corcar era Si pareggiando imiei compaflì fidi delmio maedro ufeio fuor dital nube ai raggi morti già nebaffi lidi