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Et primj chedeltutto nonfì udifle peralungarfi unaltraifono orerte palio gridando et anco nonPafiiTe Odiifio padre ebe itoci fonquefte r et comio dormndai'.ecco laterz* ' dicendo amate dacui male ausile Elbuon maertreo queftocingbiofferz* Iacolpa delancridia et pero fono tratte damor lecorde delaferza Lofren uuolefTer delcontrario Porto , credo cbeludirai permio autiPo prima cbegiungbi aipafìPo delperdonO ?Va Picca liocbi perlaere ben fi Po et uedrai gente innanzi auoi federPi et ciafcuno e lungo lagro&a aÌTiPo AUor più che pria liocbi aperfi guardami manzi et uidiombre cornanti alcolor delapietra ftoft diuerfi Et poi che fumo unpoco più auanti udia gridar maria ora pernoi gridar michele et pietro et tutti fanti Noncredo che perterra uada ancoi homo fiduro che nonPoffe punto per compaffion dicjnel chiuidi pòi Che quando fui fipreiTo dilor giunto che liatti loro ame ueniuan certi perliochi fui digrauedolor munto Diuil cilitio miparean coperti et lun Poffria laltro conia fpalla et tutti dalaripa eran fofFerti