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[versione diplomatica]

Pocia chio nebbi alcun recognoſciuto
     uiddi econobbi lombra dicolui
     che fece peruilca logran refiuto60
Incontinente inteſi et certo fui
     che quellera laſepta decactiui
     adio ſpiacenti et animici ſuoi
Queſti ſciagurati che mai non fur uiuicoublar
     erano ingnudi ſtimulati molto Blon65
     damaſconi e daueſpe cheraniui bon
Elle rigauan loro diſangue eluolto
     che miſchiato delagrime allor piedi
     da faſtidioſi uermi era ricolto
Et poi cha riguardar oltre mediedi70
     uidi gente allariua dum granfiume
     perchio diſſı maeſtro ormi concedi
Che ſappa quali ſono equal coſtume
     lifa ditrapaſſar parer ſipromte
     comio diſcerno perlopoco lume75
Et egli adme lecoſe tifier conte
     quando noi fermarin linoſtri paſſi
     ſulla triſta fiumana dacheronte
Etio congliocchi uergnoſi ebaflı
     temendo chel mio dir lifuſſe graue80
     infin alfiume del parlar mitraſſe
Et ecco uerſo noi venir pernaue Sino
     unuechio bianco perantico pelo
     gridando guai ad uoi anime praue
Non ſperate mai ueder locielo85
     io uegno permenarui allatra rica
     nelle tenebre etterne incaldo egielo


[versione critica]

Pocia chio nebbi alcun recognosciuto
     viddi e conobbi lombra di colui
     che fece per vilta lo gran refiuto
Incontinente intesi et certo fui
     60che quellera la septa de cactivi
     a dio spiacenti et animici suoi
Questi sciagurati che mai non fur vivi
     erano ingnudi stimulati molto
     da masconi e da vespe cheran ivi
65Elle rigavan loro di sangue el volto
     che mischiato de lagrime allor piedi
     da fastidiosi vermi era ricolto
Et poi cha riguardar oltre me diedi
     vidi gente alla riva dum granfiume
     70perchio dissi maestro or mi concedi
Che sappa quali sono e qual costume
     li fa di trapassar parer si promte
     comio discerno per lo poco lume
Et egli ad me lecose ti fier conte
     75quando noi fermarin li nostri passi
     sulla trista fiumana da cheronte
Et io con gli occhi vergnosi e bassi
     temendo chel mio dir li fusse grave
     in fin al fiume del parlar mi trasse
80Et ecco verso noi venir per nave
     un vechio bianco per antico pelo
     gridando guai ad voi anime prave
Non sperate mai veder lo cielo
     io vegno per menarvi allatra riva
     85nelle tenebre etterne in caldo e gielo