Pagina:Alighieri - Comedìa, Foligno, 1472.djvu/177

uiluppati coloro puniti propio fuori delpur gatorio iuno piano et nella pſona dicoſtoro nomina ilcaſella huom dicorte:
GIa era il ſole alorizonte giunto
locui meridian cerchio couerchia
ygeruſalem colſuo piu alto punto
Et lanocte che oppoſita allui cerchia
uſcia digange fuor dellebilance
chele caggion diman quando fouerchia
Si chelle bianche et leuermigle guance
ladouera della bella aurora
pertroppa etate diuenjuan rance
Noi andauam lungheſſo ilmar ancora
come gente chepenſa aſua cammino
cheua colquore et colcorpo dimora
Ecco qual fol preſſo delmatino
perligroffı vapor marte roffeggia
giu nelponente foural ſuol marino
Cotal maparue ſio ancor loueggia
unlume perlomar uenir ftratto
chel muouer ſuo neſſun uolar pareggia
Delqual comio unpoco ebbi ritratto
locchio perdomandar loduca mio
riuidil piu lucente et maggior fatto
Poi dogni lato adeſſo mapario
unnonfapea chebianche diſotto
apoco apoco unaltro allui uſcio
Lomio maeſtro ancor nonfece motto
mentre che primi bianchi aperſer lali
allor cheben conobbe ilgaleotto