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Ditene chi uoi ſiete et diche gente
lacoſtra ſconcia et faſtidioſa pena
dipala ſarui adme non uiſpauenti
Io fui darezzo et albero daliena
mi riſpuoſe lan mife metter alfocho 110
ma qual perchio mori qui nonmimena
Vero e chi diſſı allui parlando agioco
io miſaperei leuar perlaere auolo
et quei cauea uaghezza et ſenno pocho
Volle che io limoſtraſſe larte et ſolo 115
perchio nol feci dedalo mifece
ardere atal che latea perfigliolo
Manelultima bolgia delle diece
me peralchimia che nel mondo uſai
danno miuos acui fallar non lece 120
Et io diſſı alpoeta orfu giamai
gente ſiuana come laſeneſe
certo no lafranceſca ſi daſſai
Onde laltro lebbroſo che minteſe
riſpuoſe aldetto mio tramene ſtricca 125
che ſeppe far letemperate ſpeſe
Et nicholo che lacoſtuma ricca
delgarofano prima diſcoperſe
ne lorto doue tal ſeme ſapicca
Et trane labrigata inche diſperſe 130
caccia daſciano lauigna et la gran fronda
et labagliato ſuo ſenno proferſe
Ma perche ſappi chi ſi tiſeconda
contra ſaneſi aguzza terme locchio
ondi che la faccia mia ben ti riſponda 135