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Poi diſſe piu mi duol che tu mai colto
     nella miſeria dove tu miuedi
     che quando fui delaltra uita tolto135
Io non poſſo negar quel che tu chiedi
     ingiu ſon meſſo tanto perchio fui
     ladro calaſacreſtia dibelli arredi
Et falſamente gia fu apoſto altrui
     ma perche dital uiſta tu non godi140
     ſemai ſarai difuor dailuoghi bui
Apri lorechi almio anunzio et odi
     piſtoia inpria dineri ſidimagra
     poi fiorenza rinuoua gente et modi
Tragge marte uapor diualdimagra145
     che diturbidi nguoli inuoluto.
     et contempeſta impetuoſa et agra
Soura campo piceno fia combattuto
     ondei repente ſpezera lanebbia
     ſi cogni bianco neſara feruto150
Et detto lo per che dolor tidebbia


CANTO.XXV.TRATTA diq̃lla mediſima materia. Et tratta contra fioretini Et prima ſgrida cotra piſtoia. Et e diquella medeſima bolgia

AA
L fine delle ſue parole illadro

lemano alzo comâbedue leſiche
gridando togli idio cate le quadro
Da indi inqua miſur leſerpi amiche
     percuna liſauolſe allora alcollo5
     come diceſſe inonuo che piu diche