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Poi fui famigle delbuon re Tebaldo
quiui mimiſi afar baratteria
dichio rendo ragione inqueſto caldo
Et ciriatto acui dibocca uſcia55
dogni parte una ſanna comaporco
life ſentir come luna ſdruſcia
Tra male gatte era uenuto ilſorco
mabarbariccia ilchiuſe conlebraccia
et diſſe ſtate inlamentrio lonforco60
Et almaeſtro mio uolſe lafaccia
domanda lidiſſi ancor ſepiu diſii
ſaper dalui prima caltril diſfactia
Loduca dunque ordi delialtri rii
conoſci tu alcun che ſia latino ?65
ſotto lapece et quelli io mipartii
Poco e daun che fu dila uicino
coſi foſſio ancor collui coperto
chio nontemerei unghia neuncino
Et libicocco troppo auem ſoferto70
diſſe et preſelil braccio conrunciglio
ſi che ſtracciando neporto unlacerto
Draghinazzo anche lixolle dardipiglo
giuſo allegambe ondel decurio loro
ſiuolſe intorno intorno cõmalpiglo75
Quandelli unpoco rapaciati fuoro
allui cancor miraua ſua ferita
dimandol duca mio ſanza dimoro
Chi fu colui dacui mala partita
di che faceſti peruenir aproda80
et ei riſpuoſe fui frate gomita