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198 CONCETTO DI DANTE


ben si avvertano, la più sicura scienza moderna non c’impedirà di pregiare il buon principio, da cui essa prese le mosse con poveri ed incerti ajuti, non però senza nuovo ardimento. Certo, che dovunque trascorse l’ingegno del sovrano Poeta, resta quivi segnata una splendida traccia per altrui guida ed esempio. Laonde facciamoci senz’altro a raccogliere e disporre in ordine conveniente quel tanto, che l’Allighieri pensava intorno alla Lingua Italica, e ch’ei si propose di manifestarci con ammaestramenti pronti o deducibili dalla forma, suggellata dalla sua mente nelle varie Opere, ove disvelò sè stessa.


I.


Qualvolta ne piaccia di subito attenerci a quanto si accenna nella Vita Nuova, il primo, che cominciò a dire come Poeta Volgare, si mosse però, che volle far intendere le sue parole a donna, cui era malagevole intendere li Versi Latini, e commoversene al dolce suono. Di qui s’è accreditata l’opinione, che non si poiesse rimare d’altra materia che amorosa, quasi fossero tutt’uno Rimatori Volgari e Dicitori d’Amore. Se non che «dire per Rima» in Volgare importando, secondo alcuna proporzione, il medesimo che presso i Latini «dire per Versi,» i Poeti Volgari o i Dicitori per Rima, a poco a poco ottennero stima consimile a quella dei Poeti in Lingua Latina. Or questi Poeti Volgari, per notizie che se ne avevano autentiche, apparvero in Italia soltanto verso la metà del secolo XII. E quantunque essi fossero di mente grossa, nè ascoltassero Ragione od Arte, acquistarono tuttavia fama di saper dire, perchè quasi furono i primi che dissero in Lingua di Sì. Altri poi ne sopravvennero che, senza troppo discostarsi dall’uso del Volgo, pur col sagace ingegno e ben culto s’accorsero di dovere fra le ispirazioni del sentimento obbedir ai consigli ed al freno dell’Arte. Nondimeno si parve conveniente, che a cotali Dicitori per Rima fosse conceduta maggior licenza di parlare, che non ai Dicitori prosaici, osservandosi questa regola nella Poesia e nella Prosa de’ Latini Scrittori. Così la nuova nostra Letteratura, alla quale