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176 | DE VULGARI ELOQUENTIA. |
alto,» piuttostochè «sub prælato,» rimovendone eziandio «consistere.» Ma cotal verbo apparisce anzi molto al caso, perchè ivi si tratta di quelle parole che son degne di stare sotto l’alto Stile, e si convengono quindi a tanta dignità di Arte. Ed è perciò che, rispetto alla Volgata «prælato Stilo,» non ebbi difficoltà di preferire «præalto o præelato Stilo,» corrispondente a quello Stile superiore o tragico, il quale «summus videtur esse stilorum:» Vulg. El., ii, 4.
5. Quoniam perplures eorum materies inveniri posse videmus. In luogo di «materies» ho registrato «species,» essendo questa sola voce del tutto consentanea a quanto distintamente si vien ragionando intorno alla varia condizione o qualità de’ vocaboli.
9. Irsuta et reburra. In aggiunta ai vocaboli, che qui son denotati come irsuti od aspri, vi s’indicano quelli che il Trissino ben disegna come rabbuffati, dacchè «reburrus» e «rebursus» nella media Latinità avevan la significazione di «cirratus, crispus,» o d’altro che di somigliante. E m’accerto poi che sia da scrivere colla Volgata: «quædam pexa et lubrica, quædam hirsuta et reburra sentimus;» e non già, come parve al Witte d’accordo col Trissino: «quædam pexa et hirsuta, quædam lubrica et reburra sentimus;» perocchè la scelta risguardando tanto i primi, quanto i secondi nomi, dagli uni vuolsi prendere «pexa» e dagli altri «hirsuta,» che sono appunto quelli da eleggersi come grandiosi: lin. 10.
15. In magnis operibus, quædam magnanimitatis sunt opera, quædam fumi. Nelle Stampe, come già ne’ Codici, si lasciò correre siffatta lezione, senza forse attendere che al presente deve distinguersi questa da quella delle umane opere, di cui l’una può essere magnanima davvero e l’altra averne soltanto la speciosa apparenza a fomite di vanagloria. Il che per simile modo suole accadere delle nostre parole, scambiandosi non di rado quelle grandiose con le altre che «in superfluum sonant.» A ciò, se gl’Interpreti avessero dato mente, facilmente sarebbonsi indi accorti che nel Testo citato bisognava riporre «humanis» invece di «ma-