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170 | DE VULGARI ELOQUENTIA. |
Vulgari Eloquentia, dimostrandone specialmente la natura e la distinzione dallo Stile tragico e dall’elegiaco, e i luoghi, ove potesse poi assumere le qualita dell’uno o dell’altro. Non sappiamo se alla buona intenzione seguitasse l’effetto, ma senza fallo, dell’esserci mancato un tal Libro, le nostre Lettere dovettero sentirne non piccolo danno, nè breve.
53. Cantionem, atque discretionem hanc, etc. Al Böhmer qui piacerebbe meglio scrivere «cautionem» che non «cantionem.» Ma, per verità, quest’è il vocabolo richiesto dalle cose antecedenti: «quando tria hæc pure cantare intendit, etc.» Senza che la discrezione, ivi raccomandata, consiglia eziandio che all’uopo s’usi la dovuta cautela nello eleggere il modo del Canto o la Canzone proporzionatamente alle alte materie prese a cantare. Siffatto lavoro, che vuolsi pregiare per il più nobile e sublime, dimanda gran valore od eccellenza d’Ingegno, assiduità di Arte e l’abito delle Scienze. E tanto speciali condizioni bisognano a costituire la verace grandezza del Poeta, quella grandezza sì rara, e di cui Dante potè rendersi ammirabile e singolarissimo esempio. £d egli condannava que’ presuntuosi che, pur confidandosi nel proprio ingegno, sprovveduti d’Arte e di Scienza si cimentavano a cantare grandiosamente le somme cose. Dalle quali dovean desistere costoro, simili ad oche per naturale desidia, e nondimeno insolenti di voler imitare l’Aquila che altissimo vola. Ad altro proposito il magnanimo Cantore, rivolgendosi ai Principi e Tiranni italici che audaci signoreggiavano senza bontà di consiglio proprio o d’altrui, prorompe a sgridarneli: Meglio sarebbe voi come rondine volare basso, che, come nibbio, altissime rote fare sopra cose vilissime: Conv., iv, 6.
58. Quamquam figurate loquatur. Sebbene «figurate» importi il medesimo che «figuraliter,» ho nondimanco prescelto quest’ultima voce, che si ricava pur facilmente dai Codici e può meglio accomodarsi al proposito, significando quanto sotto alcuna figura: Conv., iv, 1.
59. Ideo confiteatur eorum stultitia, etc. Di tal guisa leggesi comunemente; ma dappoichè il Cod. Trivulziano porta «confiteamur,» credo per certo, che non pur sia questa la