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452 | la divina commedia |
sederá l’alma, che fia giú agosta,
de l’alto Arrigo, ch’a drizzare Italia
138verrá in prima ch’ella sia disposta.
La cieca cupidigia che v’ammalia
simili fatti v’ha al fantolino
141che muor per fame e caccia via la balia;
e fia prefetto nel foro divino
allora tal, che palese e coverto
144non anderá con lui per un cammino.
Ma poco poi sará da Dio sofferto
nel santo officio; ch’el sará detruso
147lá dove Simon mago è per suo merto,
e fará quel d’Alagna intrar piú giuso».