Le parti sue, vicinissime e eccelse,
sí uniforme son, ch’i’ non so dire 102qual Beatrice per loco mi scelse.
Ma ella, che vedea il mio disire,
incominciò, ridendo tanto lieta, 105che Dio parea nel suo volto gioire:
«La natura del mondo, che quieta
il mezzo e tutto l’altro intorno move, 108quinci comincia come da sua meta;
e questo cielo non ha altro dove
che la mente divina, in che s’accende 111l’amor che il volge e la virtú ch’ei piove.
Luce ed amor d’un cerchio lui comprende,
sí come questo li altri; e quel precinto 114colui che ’l cinge solamente intende.
Non è suo moto per altro distinto;
ma li altri son misurati da questo, 117sí come diece da mezzo e da quinto.
E come il tempo tegna in cotal testo
le sue radici e ne li altri le fronde, 120omai a te può esser manifesto.
Oh cupidigia che i mortali affonde
sí sotto te, che nessuno ha podere 123di trarre li occhi fuor de le tue onde!
Ben fiorisce ne li uomini il volere;
ma la pioggia continua converte 126in bozzacchioni le susine vere.
Fede ed innocenza son reperte
solo ne’ parvoletti; poi ciascuna 129pria fugge che le guance sian coperte.
Tale, balbuziendo ancor, digiuna,
che poi divora, con la lingua sciolta, 132qualunque cibo per qualunque luna;
e tal, balbuziendo, ama e ascolta
la madre sua, che, con loquela intera, 135disia poi di vederla sepolta.