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paradiso - canto xv 381

     Moronto fu mio frate, ed Eliseo;
mia donna venne a me di val di Pado,
138e quindi il sopranome tuo si feo.
     Poi seguitai lo ’mperador Currado;
ed el mi cinse de la sua milizia,
141tanto per bene ovrar li venni in grado.
     Dietro li andai incontro a la nequizia
di quella legge il cui popolo usurpa,
144per colpa de’ pastor, vostra giustizia.
     Quivi fu’ io da quella gente turpa
disviluppato dal mondo fallace,
147lo cui amor molt’anime deturpa;
     e venni dal martirio a questa pace».