la donna che per lui l’assenso diede,
vide nel sonno il mirabile frutto 66ch’uscir dovea di lui e de le rede.
E perché fosse qual era in costrutto,
quinci si mosse spirito a nomarlo 69del possessivo di cui era tutto: Domenico fu detto; e io ne parlo
sí come de l’agricola che Cristo 72elesse a l’orto suo per aiutarlo.
Ben parve messo e famigliar di Cristo;
ché ’l primo amor che ’n lui fu manifesto, 75fu al primo consiglio che diè Cristo:
spesse fiate fu tacito e desto
trovato in terra da la sua nutrice, 78come dicesse ‛ Io son venuto a questo ’.
Oh padre suo veramente Felice,
oh madre sua veramente Giovanna, 81se, interpretata, val come si dice!
Non per lo mondo, per cui mo s’affanna
di retro ad Ostiense e a Taddeo, 84ma per amor de la verace manna
in picciol tempo gran dottor si feo;
tal che si mise a circuir la vigna 87che tosto imbianca, se ’l vignaio è reo.
E a la sedia che fu giá benigna
piú a’ poveri giusti, non per lei, 90ma per colui che siede, che traligna,
non dispensare o due o tre per sei,
non la fortuna di prima vacante, 93non decimas, quae sunt pauperum Dei,
addimandò; ma contro al mondo errante
licenza di combatter per lo seme 96del qual ti fascian ventiquattro piante.
Poi con dottrina e con volere, insieme
con l’officio apostolico, si mosse 99quasi torrente ch’alta vena preme;