e per trovare a conversione acerba
troppo la gente, per non stare indarno, 105reddissi al frutto de l’italica erba,
nel crudo sasso intra Tevero e Arno
da Cristo prese l’ultimo sigillo, 108che le sue membra due anni portarno.
Quando a colui ch’a tanto ben sortillo
piacque di trarlo suso, a la mercede 111ch’el meritò nel suo farsi pusillo,
a’ frati suoi, sí com’a giuste rede,
raccomandò la donna sua piú cara, 114e comandò che l’amassero a fede;
e del suo grembo l’anima preclara
mover si volse, tornando al suo regno, 117e al suo corpo non volse altra bara.
Pensa oramai qual fu colui che degno
collega fu a mantener la barca 120di Pietro in alto mar per dritto segno;
e questo fu il nostro patriarca:
per che, qual segue lui com’el comanda, 123discerner puoi che buone merce carca.
Ma ’l suo peculio di nova vivanda
è fatto ghiotto, sí ch’esser non puote 126che per diversi salti non si spanda;
e quanto le sue pecore remote
e vagabonde piú da esso vanno, 129piú tornano a l’ovil di latte vuote.
Ben son di quelle che temono ’l danno
e stringonsi al pastor; ma son sí poche, 132che le cappe fornisce poco panno.
Or se le mie parole non son fioche
e se la tua audienza è stata attenta, 135se ciò ch’è detto a la mente rivoche,
in parte fia la tua voglia contenta:
perché vedrai la pianta onde si scheggia, 138e vedrai il corregger che argomenta
‛ U’ ben s’impingua, se non si vaneggia ’».