Pagina:Alighieri, Dante – La Divina Commedia, 1933 – BEIC 1730903.djvu/35


inferno - canto vi 29

     Sí trapassammo per sozza mistura
de l’ombre e de la pioggia, a passi lenti,
102toccando un poco la vita futura;
     per ch’io dissi: «Maestro, esti tormenti
crescerann’ei dopo la gran sentenza,
105o fier minori, o saran sí cocenti?»
     Ed elli a me: «Ritorna a tua scienza,
che vuol, quanto la cosa è piú perfetta,
108piú senta il bene, e cosí la doglienza.
     Tutto che questa gente maladetta
in vera perfezion giá mai non vada,
111di lá piú che di qua essere aspetta».
     Noi aggirammo a tondo quella strada,
parlando piú assai ch’io non ridico;
114venimmo al punto dove si digrada:
     quivi trovammo Pluto, il gran nemico.