Sí trapassammo per sozza mistura
de l’ombre e de la pioggia, a passi lenti, 102toccando un poco la vita futura;
per ch’io dissi: «Maestro, esti tormenti
crescerann’ei dopo la gran sentenza, 105o fier minori, o saran sí cocenti?»
Ed elli a me: «Ritorna a tua scienza,
che vuol, quanto la cosa è piú perfetta, 108piú senta il bene, e cosí la doglienza.
Tutto che questa gente maladetta
in vera perfezion giá mai non vada, 111di lá piú che di qua essere aspetta».
Noi aggirammo a tondo quella strada,
parlando piú assai ch’io non ridico; 114venimmo al punto dove si digrada:
quivi trovammo Pluto, il gran nemico.