perché fino al morir si vegghi e dorma
con quello sposo ch’ogni vóto accetta 102che cantate a suo piacer conforma.
Dal mondo, per seguirla, giovinetta
fuggi’mi, e nel suo abito mi chiusi, 105e promisi la via de la sua setta.
Uomini poi a mal piú ch’a bene usi,
fuor mi rapiron de la dolce chiostra: 108Iddio si sa qual poi mia vita fusi.
E quest’altro splendor che ti si mostra
da la mia destra parte, e che s’accende 111di tutto il lume de la spera nostra,
ciò ch’io dico di me, di sé intende:
sorella fu, e cosí le fu tolta 114di capo l’ombra de le sacre bende.
Ma poi che pur al mondo fu rivolta
contra suo grado e contra buona usanza, 117non fu dal vel del cor giá mai disciolta.
Quest’è la luce de la gran Costanza,
che del secondo vento di Soave 120generò il terzo e l’ultima possanza».
Cosí parlommi, e poi cominciò ‘ Ave, Maria ’ cantando, e cantando vanio 123come per acqua cupa cosa grave.
La vista mia, che tanto la seguío
quanto possibil fu, poi che la perse, 126volsesi al segno di maggior disio,
e a Beatrice tutta si converse:
ma quella folgorò nel mio sguardo 129sí che da prima il viso non sofferse;
e ciò mi fece a dimandar piú tardo.