Quel che rimase, come da gramigna
vivace terra, da la piuma, offerta 138forse con intenzion sana e benigna,
si ricoperse, e funne ricoperta
e l’una e l’altra rota e ’l temo, in tanto 141che piú tiene un sospir la bocca aperta.
Trasformato cosí ’l dificio santo
mise fuor teste per le parti sue, 144tre sovra ’l temo e una in ciascun canto:
le prime eran cornute come bue,
ma le quattro un sol corno avean per fronte: 147simile monstro visto ancor non fue.
Sicura, quasi ròcca in alto monte,
seder sovr’esso una puttana sciolta 150m’apparve, con le ciglia intorno pronte;
e come perché non li fosse tolta,
vidi di costa a lei dritto un gigante; 153e baciavansi insieme alcuna volta.
Ma perché l’occhio cupido e vagante
a me rivolse, quel feroce drudo 156la flagellò dal capo infin le piante;
poi, di sospetto pieno e d’ira crudo,
disciolse il monstro, e trassei per la selva, 159tanto che sol di lei mi fece scudo
a la puttana ed a la nova belva.