l’un si mostrava alcun de’ famigliari
di quel sommo Ipocráte, che natura 138a li animali fe’ ch’ell’ha piú cari;
mostrava l’altro la contraria cura
con una spada lucida e aguta, 141tal che di qua dal rio mi fe’ paura.
Poi vidi quattro in umile paruta;
e di retro da tutti un vecchio solo 144venir, dormendo, con la faccia arguta.
E questi sette col primaio stuolo
erano abituati, ma di gigli 147dintorno al capo non facevan brolo,
anzi di rose e d’altri fior vermigli:
giurato avría poco lontano aspetto 150che tutti ardesser di sopra da’ cigli.
E quando il carro a me fu a rimpetto,
un tuon s’udí; e quelle genti degne 153parvero aver l’andar piú interdetto,
fermandosi ivi con le prime insegne.