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purgatorio - canto xxvii | 277 |
mentre che vegnan lieti li occhi belli
che, lacrimando, a te venir mi fenno,
138seder ti puoi e puoi andar tra elli.
Non aspettar mio dir piú né mio cenno:
libero, dritto e sano è tuo arbitrio,
141e fallo fòra non fare a suo senno:
per ch’io te sovra te corono e mitrio».