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202 | la divina commedia |
e lí, per trar l’amico suo di pena
che sostenea ne la prigion di Carlo,
138si condusse a tremar per ogni vena.
Piú non dirò, e scuro so che parlo;
ma poco tempo andrá, che’ tuoi vicini
141faranno sí che tu potrai chiosarlo.
Quest’opera li tolse quei confini».