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come esso per natura sua propria comporti ogni cosa che faccia alla bellezza ed al comolo; come nelle più semplici abitazioni di legno vengano, quasi in germe, contenuti tutti i più magnifici palagi di marmo: talmente che se la pietra vuol essere nelle fabbriche armonicamente tagliata, scolpita e disposta, pigliar le conviene, come ad imprestito, gli ornamenti e le forme dal legno. E però un’analisi minuta e giusta, quale fatta per ancora non trovasi, dei rudimenti primi, della grammatica, dirò così, dell’architettura potrà forse sciogliere gli argomenti della più sottile filosofia.
Da quei pezzi di albero, da quelle travi che furono da prima conficcate in terra a sostenere un coperto, ove dal sole riparare e dalla pioggia, ebbero origine le colonne isolate che veggiamo oggigiorno sostenere i portici e i loggiati più nobili e siccome gli alberi sono grossi da piede, e verso la cima si rastremano, così ancora fannosi le colonne1, le quali negli antichi edifizj della Grecia, e in molti eziandio
- ↑ Non minus quod etiam nascentium oportet imitari naturam, ut in arboribus teretibus, abiete, cupressu, pinu, e quibus nulla non crassior est ab radicibus: deinde crescendo progreditur in altitudinem, naturali contractura peraequata, nascens ad cacumen.
Vitruv. lib. v, cap. 1.
Contractura columnarum ducta est a nascentibus eis arboribus, quae ad radices crassae sensim se contrahentes fastigiantur.
Philand. ad eumdem locum.
- Palladio lib. 1, cap. 20.
- Scamozzi lib. VI, cap. 11, p. 2.