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SAGGIO


tra il pioppo e il larice. Nel legno la forza ch'esso ha di resistenza, è appresso a poco proporzionale al suo peso, come asserì l'Alberti, e come le sperienze dimostrano che per ispezzar varie sorte di legno furono sottilmente prese con la macchina sivulsoria (I). e medesimamente la pietra vogliono che quando è più grave, tanto sia ancora più salda (2). A tutto questo si dovrà nel fabbricare diligentemente attendere, variando secondo le occorrenze, proporzioni e misure, dando a' vari pezzi della pietra o del legno quelle dimenzioni, quelle particolari formi che a fare l'uffizio loro più si convengono, onde non si prodigalizzi la materia con danno di chi spende, o soverchiamente non si risparmii con pericolo; e l'uno o l'altro con vergogna dell'architetto. E ben pare che da' buoni maestri ciò sia stato non solamente avvertito, ma posto anche in pratica. Quante fabbriche in effetto, innalzate in Italia, in Grecia e in Egitto in tempi da' nostri remotissimi, non si rimangono ancora in piedi? facendo pur fede che

(I) J' ai trouvè que la force du bois est proportionelle à sa pesanteur; de sorte qu' une pièce de mème longueur et grosseur, mais plus pesante qu' une autre pièce, sera aussi plus forte a peu près en mème raison.
Experiences sur la force du bois. Mèmoire de M. de Buffon, annèe 1740.
Et ponderosa quidem omnis materia spissior, duriorque levi est; et quo quaeque levior, eo est fragilior.
(2) Et gravis quisque lapis solidior et expolibilior levi; et levis quisque friabilior gravi. Id. ibid.