Pagina:Algarotti - Opere scelte 1.djvu/27

SAGGIO

SOPRA

L'ARCHITETTURA


M

olti e vari sono gli abusi che per una o per altra via entrarono d'ogni tempo in qualunque sia generazioni di arti e di scienze. E benchè per essi ne venga oltremodo disformata la faccia di quelle, pur nondimeno ad avvertirgli non bastano le viste volgari, ma necessario è l'acume di coloro che penetrano più addentro nella stostanza delle cose. Conviene perciò risalire, quasi in ispirito, sino a'principi primi; vedere quello che legittimamente da essi deriva; non riputate virtù ciò che ha in sè del maraviglioso, ciò che è protetto da un qualche nome che abbia il grido, dall'autorità sopra tutto che danno alle cose l'abitudine e il tempo, la quale ha forza appresso gran parte degli uomini di sovrana ragione: onde non maraviglia, se dagli stessi professori si odono talvolta di così distori giudizi, e si veggono poste in opera le pratiche le più viziose. Il Palladio, considerando la propria essenza dell'architettura, l'uso a cui debbono servire le varie parti negli edifizi, ciò che hanno da imitare e da essere, raccolse in un particolare capitolo vari abusi introdotti nell'arte del fabbricare da'barbari, e che erano tuttavia