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conti Pompei e Pozzo rinovano con le opere la memoria dei Cornari e de' Trissini, che meritarono di esser posti da un Palladio come in ischiera co' Bramanti e coi Sansovini. E qui in Bologna l'architettura è in certo modo sotto l'ombra di Lei, signor Conte. DI una palagio condotto sotto la direzion sua vedrassi in breve tempo arricchita questa città. Nello interno di esso non macherà nulla di quei ricercati agiamenti che ha saputo immaginare la morbidezza oltramontana; e della italiana correzione ne mostrerà lo esterno uno specchiatissimo esempio. Nel che Ella porrà dinanzi agli occhi degl'intelligenti una tanto maggior prova del suo sapere, quanto ella ha dovuto accordare il nuovo col vecchio, ed ha incontrato più ostacoli da superare, per ridurre a regolarità quell'opera, che non ne incontrarono il Palladio nella basilica di Vicenza, o nella facciata dei Banchi il Vignola. Farà pur fede un tale edifizio, che l'antico gusto non è ancor morto: e sarà in questo totale scadimento dell'architettura in Italia ciò che nel passato secolo furono le poesie del Chiabrera; il quale, allora che da'falsi concetti e dalle acutezze era tra noi corrotia ogni maniera di scrivere, non temette di attignere e di bere ai purissimi fonti dei Greci.
Bologna, 24 dicembre 1756