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VITA
ond'era caldamente appassionato; coltivò con ardore la lingua greca e la latina; s'impadronì perfettamente del francese ed inglese; e per meglio apprendere la propia, masisme in quanto a ciò che s'appartiene a'termini dell'arti, alle locuzione del discorso famigliare, ed alla pronunzia, fece lunga dimora in Firenze. In età d'anni 21, si condusse in Francia; e fu per lui facile cola lo stringere amicizia cogli uomini più dotti che allor fiorivano in quelle felice contrade; chè già da essi egli era conosciuto per varie disertazioni scientifiche inserite con debite lodi ne'Comentari dell'Accademia di Bologna. Sordo alle infinite lusinghe della incantatrice Parigi, egli solea ritirarsi nella solitudine di monte Valeriano (poco discosto dalla detta città); e quivi appunto scrisse nel 1733 il Neutonianismo per le dame, rendendo piane e familiari alle gentili persone le struse dottrine del filosofo inglese, appresso a poco in quella guisa che fatto aveva il Fontenelle per quelle del Cartesio. Quest'opera, distesa con garbo e scevra d'ogni pedanteria, può considerarsi come il fondamento sopra cui si alzò di mano in mano la rinomanza dell'Algarotti. Quanto fosse il valor suo nelle cognizioni astronomiche si pare da ciò, che i famosi De Clairaut e De Maupertuis desiderarono d'averlo a compgano in sull'occasione ch'e' si