do ail* umana ingordigia artifiziofe reti, e promettono
di arricchire ad un tratto le Nazioni,
che anno mai Tempre colle medtfime ani impoverito
I/aggradevole, e vano error della fperanza
conduce gli uni in fiotta al Telonio, gli
altri al I icèo. Non difformi dalle concepite lu>
finRhe fogliono èflfer i F r.ncìpj. Arride il vento
alta Nave che feioglie dal Porto, e dolcemente
invitano due begli occhi la prima volta, che li
vestono. La Banca convertendo m fui pnncipioìe
freraoze in oro, la fua ripurazmn conferta
ed accrefcc; e nelle fenfate Prefazioni fofheltk
fuo decoro la Filofofia più felice nel bandire
eli antichi errori, che nel foftituirvi verna
novelle; talché coloro che accortamente
diffidai d! buon’ora dall’infìdie il pie ntrageono, o un onefto accrefcimento della lor
facoltà recan fico, o un ragionevol diùnganno
de’ loro pregiudizi pattati. Ma pochi (odo i
gasai, che il prefente non contamino nel iar
Sii per Avvenire, e a’ quali la felicità
cTossi digradino non ferva alla mifcna di domani
Gli uni fi trovano alla fine cogli fentto,
ingombri di cedole, che non fin più valore alcuno
e gH altri col capo di non altro gonfio che
Sì moti di predione, di rotazione di globe»., e
d vortici.Talfe monete della Filofofia. Il Signor
Newton dalla lenta, ma iicura Sp«ienz* guidato
nulla prù v» promette, eh ella non fia ad
attender valevole, colà fi arrefta, ov ella lo ab&
ti vero dal fallo, ddK<n*ȣ *W
babile,la mercè fua, dengue, e nel! cfteniio