con una fpecie di forprefa. Non vedremmo noi
rure foggiani’ ella ridendo, quaad’ella fi folle
Lvicina?aun poco più, i ft#«i dcgh Amanti fri
verfi dedicati a Principi, le fperanze d Co giani,
le ampolle piene del giudizio de noltcì
laagÙ c Ce dirlo lece tutte l’altre cole, che vi pone
l’Ari olio? Voi non avete ancor letto, nfpos
io ja Pluralità de’ Mondi, e non net e pero in
rtato di vedervi ciò che Và di più cunofo; poiché
non fapete ancora la forza di un perchè nò,
che vi popola tutto l’Univerfo. Ma una cofa, che
io avrei gran piacer di enervare, fe la Luna ex
voleffe dar querto fpaflo, e che non e un una*
einazione, farebbe di vedere il trattamento che
la Terra le farebbe di andarle incontro come per
nCCV E’ l edi forfè quefto, replicò la Marchefa, un
Cirimoniaie ftabilito in Cielo tra’ Pianeti, che
quando un fecondano cadefie in un primario,
quefto dovette andarli incontro a riceverlo per
abbreviargli la ftrada? Quefto Cirimoniaie, nfpos’io, è Abilito dall’efler mutua, e reciproca
l’attrazione. Se la Terra attira la Luna, quale e
la ragione, per cui la Luna non dee attirar la
terra? L’attrazione, che la Terra efercita fopra
la Luna, è nella materia, che compone la Terra
perchè adunque la materia, onde e comporta a
Luna, effóndo per tutto la medefima, fe non eh
dia è differentemente modificata in varj corpi,
non ecciterà anch’effa l’attrazion fu a fopra la
Terra? Senza di che l’azione, fecondo che dicono
i Filofofi ( piaceffe al Cielo che quella venta nel-