poco col fapone fcofTa, fi ricoprirà con un verro
affine di feltrarla all’agitazione dell" aria;
ella fi offerverà fparfa di diverti colori, i quali fi
ftcndono come tanti anelli l’uno dentro l’altra
intorno alla fommità di ella; t a mi fura, ch’ella
diviene più fertile,. difendendo continuamente
l’acqua alle parti inferiori, quelli fi dilatano lentamente,
e fi fp argo no fopra tutta» la bolla, di-,
feendendo per ordine fino al ballo, dove poi fvanifeono
l’uno appo’ l’altro. La varietà di quelli
colori, dipendeva dalla varietà della grollezza,
che à la bolla d’acqua in varie parti. Ma quelle
varietà non erano così facili da determinarti, e
farebbono per avventura fiate imponibili a tutt*
altri, che a lui; il quale in mille guife a que’ fuoi
anelli la prova diede condotto [emrpre dalla Geometria,
di cui egli crebbe e nutrirli, e da uno
fpinto di olTervazione, che tanto più par fecondo,
quanto più le offervazioni fon difficili, e dilicate.
Egli trovò, che certe determinare groffczzc
fon necelTarie in una laminctta per efempio
d’acqua, perch’ella rifletta un certo colore, e certe
altre, perchè ne rifletta un’altro, e generalmente
che minor grolle zza è neceflaria, perchè henoriflettuti
i faggi più rifrangibili,. come il violetto,
e l’indaco, che i meno, come il rollò, e l’arancio,
trattandoli d’una materia di egual_ denfità.
Se poi la denfità in una materia farà minore che
in un’altra, come lo è nell’aria nfpetto all’acquagli
maggior grollezza in quella che in quella
farà meftien perchè iìa riflettuto il medefimo coloie. Nella fletta marnerà definì egli le grossezze