Pagina:Algarotti - Il Newtonianismo per le dame, 1737.djvu/200

188 Dialogo Quarto.

fi è da prima manifesta. Quello irebbe, rifpos otun cunolo fenomeno da oftervare una fimi parzialità nella Natura più per dra che per uno di Murano. Ma 1 1 fatto U € H che qualor debitamente fi confala, e la nfpoude fempre ri medefimo e tf. 9 P«a Vat«?o e Imzfefé curchè egli fia buono, c ben lavorato, e ìhcmAlafpenenza ora: * co or tre e quattro volte rifatti, immutabili ratyaa n «V ne meno di quel che, « lore ed alla figura mmutabil retti un oggetto 5 un lume omogeneo efpollo, prifma guardato. La varietà de colori, la muu Ln di figura, e la confusone, che negli oggllt in tal modo guardati fi feorge, da altro non vie «- che dal rifletter ch’efft fanno pm o meno ogni fort di raggi;! quali poi rifratti, producon tutte quelle bizzatne Un arco o di carta,fu cui il roflo d’un’immagine, e nSSm d’un altra nel medefimo tempo cadano talch’egli di color di porpora da w™fj**£ pofto apparita, in due ffS Lro, rollo l’altro a cagion dell’inegual nfazi o ne di quelli due colori guardato col pufa divide: 6e fopra di elio il già lo ancora, e l ver de di due altre immagini nel dehmo tempo «dettero, fioche da quattro JJC minato fotte, egli perebbe bislungo, accayallan dovi i cìrcoli, in cui per la l’un l’altro, e di queir; quattro ** a ""*J oi volere aeeiuneere, m’interruppe la VlatchcShcKc del Sole efpofto, poi-