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Dialogo Quarto. 169

parerlo più di quella, per modo che il filo apparata in due parti divifo e rotto, l’una violetta, e più alta, l’altra rofla, e più baOa, e così a puntino fuccede. Anzi quefìa fpcrienza conviene talmente in tutte le fue parti col filtema Newtoniano qualunque altro efcludendone, che fc la metà del filo, ch’era violetta fi farà divenire indaca, il filo pana un po’ meno rotto di prima, accofrandofi più la metà indaca alla rofla, che non ficea la violetta, così appunto volendo la minor differenza di rifrangibilità che è tra i raggi roffi, ed indachi, di quello che fia tra i roffi, c i violetti. Se dindaca ii farà azzurra, reftando feropre l’altra metà rofla, il filo per la medefima ragione parrà men rotto di prima, e meno ancora il pana, fe la metà azzura fi farà divenir verde, meno ancora, fe gialla, e meno, fe arancia, finche facendola divenire roffa anch’effa. come l’altra; il filo non parrà più rotto, ne divifo in due, come prima, ma intiero e continuato, non efTendovi più differenza alcuna di rifrangibilità, tra il colore dell’una delle fue metà, ed il colore dell’altra. Una limile fpcrienza fi può altresì fare con una carta mezzo di roiTo, e mezzo di azzurro dipinta; poiché fopra di un panno nero polla, c con un prifma guardata, ella pure in due parti divifa e. rotta appari fc e; e nna carta di quattro colori,dipinta, fìccome io la prova veduto n’ó, cioè roffo,, giallo, verde, ed azzurro, eoa quel mcdefnrio ordine l’uno apprettò l’altro dìfpoiìi, con cui io ve gli ó nominati, pareva col prifma guardata in quattro pezzi divifa, alla ma-