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154 Dialogo Quarto.

fimi. E il Caos della Cronologia e della Storia, non à egli forfè da effe ordine ricevuto, e lume? Egli è il Signor Newton quelV uomo Divino *, che fi può riguardare come il fondatore dell’umano fapere, che full’offervazione principalmente dell’ordinario corfo della Natura à ordinato i fatti Storici in una ferie certa, avvicinando tra di effe alcune Epoche, che l’ignoranza, e l’orgoglio umano aveano allontanato, nella guifa che una giufta ofTervazione aveva già avvicinato tra elfi i confini della Terra nella Geografia.

Condotto da quella guida infallibile, egli pure, fecondo Te fp re filone di un’ingegnofo fuo Compat dotta,

La lucida /piegò vefte del giorno,

e ne traffe fuori le vere proprietà della luce» e de’ colori, che vi erano fino all’ora fiate afcofe, ed involte dentro, fcnza curarfi di fingere alcun’immaginario fiflema per ifpi egare, come il Defcartes, o i moi feguaci fanno, che cofa efiì fieno. Quello fi è un Mondo affatto nuovo, ricco delle più belle verità, difcoperto dal Signor Newton, dove non apparifce la menoma traccia di Filofofo alcuno anteriore a luì. Il fuo libro dell* Ottica, frutto di trenta anni di ricerche, e di Àudio, è un così eccellente modello della buona Filofofia, che una fola delle fu e fperienze £ più avanzato le nofìre cognizioni, che non avcan fatto innanzi a lui tutti i più magnifici, ed ingegnofi fiderai infìeme. Un’antica colonna della più vii pietra è molto più bella agli occhi d’un co