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DIALOGO QUARTO.



Elogio della F’ifica Sperimentale j ed Efpo-

fiatone del Siftema dell’Ottica

Newtoniano.




IL giorno feguente effenda noi liberi dalla Poefia, che avea fatto nafcer da principia la noflra luce., e i noftri colori, e che volea poi turbarceli, e interromperli; Egli è ormai tempo, cominciai io a dire, che io vi conduca, o Madama, nel Santuario più ripofto della Filofofia, donde i profani, e coloro, che fon ripieni di vortici, di globetti, di atomi, di materia lottile, e di altre fimili mondane immaginazioni,

ne fono affatto efplufi. Quella è quella 

Filofofia meno faftofa, di cui io già v’ó parlato,

ma che in contraccambio attende ciò, ch’ella

promette, quella che lafciaiido altrui fare il Romanzo della Filìca, fi contenta di farne la Storia. Di quella voi ne avete avuto un faggio nella maniera di fpiegar la vi itone, cosi come nel fiftema de’ vortici un’efempio di quell’altra più pompofa,

e magnifica, che afcende arditamente perfino

alle prime caufe, e ponendo certi principi, fecondo quefti vi fabbrica il Mondo e ne fpiega a voglia fua tutte le apparenze. La vifione fi fpiegherà

fempre da’ Filofofi nella medefima maniera