Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta. |
Dialogo Terzo 129
rebbe in verità un tradirmi mancamente , tacendomi credere fu la voftra parola cofe, che poi non follerò . Nò nò, rifpos'io , o Madama, non v'inquietate . Io non fono d'un carattere da protervi le cofe diverfamente da quello eh effe fono. La vifione reitera intatta : la rinunzia , che voi avete generosamente fatto del vostro incarnato e del vostro rofeo, farà autentica, e fatta nelle forme; i dubbj, che avete intorno al vedere diversamente il Mondo, che fanno gli uomini, ieguiteranno ad efìer ragionevoli, e la voftra inclinazione più per li Moderni,che per gli Antichi farà, femore compatibile, e fu mille buone ragioni fondata . La Riforma caderà folo Copra i Robetti delia luce, e fopra la maniera, onde fi eccitano in ubi le fenfazioni de' colori, potendo voi a piacer voftro riguardar da ora innanzi il interna de vortici come il più vago e il più bel Poema Filomaco, che flavi, quale appunto io vel propoli da principio . Qucfto li è fempre, rifpofe la Marchesa, uno feoncertare le idee . Io avrei voluto riguardare il fi!tema de' vortici, come qualche cofa di più di Poema, per quanto bello egli pofla effere ; ed io ò pena' di dover cangiar qualche cofa ne* globetti della luce, che con tanta facilità mi davano quel colore, che più mi piaceva . Dio fa quanto [tento mi cofterà da qui innanzi, e quante macchine una fola mezza tinta. l Ella non vi cofterà, rifpos'io, niente più di quello, ch'ella vi coftaffe co' voftri globetti . La Riforma è del Malebranche-, che vale a dire d'uno de' maggiori e de' più illustri Cartesiani,