Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
78 | Il diavolo nella mia libreria | :: |
si infetti nelle esperienze di laboratorio. E si è dato il caso di qualche onesto inquisitore che sentendo il demonio entrare anche nelle sue carni, si è messo a gridare ai carnefici: «Bruciate anche me!»
Gran Dio! Ma che cosa dovevano fare quegli inquisitori quando riuscivano a prendere una giovinetta strega bianca, di quelle che essi vedevano per campi e per selve?
«Dove si nasconde? dove si nasconde il demonio, o impudica?». Provo una certa pietà anche per gli inquisitori.
Doveva formarsi in loro una diabolica miscela di erotismo e di misticismo. Del resto si fanno anche oggi, in letteratura, eleganti fialette con queste due essenze; e le signore aspirano con molta soddisfazione. E si va dai profumi delicati per le signore per bene e per le giovinette, ai profumi forti, necessari per stimolare chi non gode oramai se non della perversione.
Oggi, non c’è più l’arsenale del Santo Uffizio.
Eppure anche oggi vi sono tante persone che vi parlano tranquillamente di stragi.