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60 | Il diavolo si diverte | :: |
bocca, per cui difficilmente avrebbe potuto aspirare all’amore di quella dama.
Parlava dei petti nudi di altre dame e damigelle e dicea che danno l'idea di un oceano di latte, dove è dolce il naufragio.
Parlava delle bocche rosse con sì smisurate parole, che io vidi quelle cosine rosse come ventose che si dovessero riempire di sangue.
Assicurava che quelli che a prima vista sembrano lievissimi adornamenti, più e più riguardandoli, ingigantiscono in forme barbariche, guerresche, sacerdotali. Una signorina gli aveva rivelato quale era il motto su la sua giarrettiera: Fiat voluntas mea.
Io lo richiamai dolcemente alla sua posizione di combattimento, alla prassi politica, alla sua nobile rivoluzione.
«Non eravamo noi d’accordo, amico — gli dissi — di abolire queste dame, damigelle, marchese, contesse...?»
«Sì, le aboliremo, — disse dolorosamente, — cioè le sostituiremo con le più illustri operaie nel culto della bellezza, dive parlanti, dive mute, dive mimo-plastiche ecc. ecc.».