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:: Divento bibliofilo; ma i libri mi fanno paura 35


quanto chiamassi, non si fermavano per raccogliermi: un’altra notte mi sembrò che tutti quei libri fossero tanti piombi, come quelli che si mettono alle reti, e che mi trascinavano in fondo a un gorgo: il passato inutile. Un’altra volta ebbi la sensazione di essere mutato in una tròttola, che andava su e giù per i corsi e ricorsi della storia. Assicuro che ne provai uno stordimento di testa dolorosissimo. Altra volta vedevo quella bella colonna d’acqua che viene fuori dalla vasca che è nei giardini pubblici di Milano davanti a quella brutta statua di prete senza piedestallo e rappresenta Antonio Rosmini. Attorno alla vasca stanno le balie e i marmocchi, che varano le loro barchette e gridano: «Avanti!» Ma io vedevo soltanto la colonna dell’acqua. Essa viene fuori con un’enorme forza, prende tante belle infiorescenze bianche, ma quando è arrivata a una certa altezza, vacilla, scherza, ha un invisibile attimo di arresto, e poi inesorabilmente precipita. Non può salire di più. Anche l’uomo con tutti i suoi Avanti! Avanti!, mi pareva che