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28 | Il diavolo nella mia libreria |
testi di scuola E così tornai a casa con i breviari.
Allora mi venne una felice ispirazione. Andai da un ricco proprietario di terre e di buoi, e lo pregai di venire a vedere tutta questa libreria.
«Senta — gli ho detto, — tutti questi libri, tranne il Petrarca, che tengo per me, andrebbero bene per lei. Non mi guardi di traverso. Le spiego subito. Lei li mette nella stanza da studio della sua casa nuova. Creda a me: quando lei starà seduto al suo tavolo, inquadrato, per così dire, da questa libreria entro bei scaffali nuovi, lei farà un grande effetto su la gente che la viene a trovare. Come no? Lei può anzi dire: questa è la libreria dei miei avi!»
Quel signore mi ringraziò: ma non avrebbe comperato neppure a peso di carta. «Le vecchie famiglie — egli mi disse spiegando — avevano tutte le loro case piene di quella roba lì. Nel mio paese hanno durato per anni e anni a portare, il sabato, in piazzola libri da vendere».
Non mi scoraggiai e dissi: