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182 | Il diavolo nella mia libreria | :: |
Molto utile sarebbe all'istruzione degli uomini farli assistere e meditare su la nascita di un pulcino.
In quella sopravvenne la Pallina e la Marta. Esse erano molto più pratiche di me. Esse mi spiegarono che bisognava aiutare i pulcini ad uscire dal guscio. La Pallina aveva fatto più volte la levatrice dei pulcini: io no. E perciò essa ne sapeva più di me. Mi fece osservare le uova. Picchiettavano: dentro si muoveva la vita. In alcune il guscio aveva una piccola protuberanza cagionata dal becco che batteva per rompere il guscio.
Ebbi un attimo di ebbrezza; e tutto l'universo mi parve animato, anche la morte.
Certo quella fanciulla campagnuola ne sapeva più di me; ma tuttavia osservai che nessun pensiero si formava in lei di quelli che si erano formati in me.
Ma l'ebrezza dileguò subito.
«Sciagurati — esclamai verso i pulcini — rientrate, invece di uscire!».