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156 | II diavolo nella mia libreria | :: |
volontà e finalmente adulterio». Dulcis in fundo.
Sì, ma esiste anche l’antidoto. Ecco la parola magica che serve da contra-veleno: «peccavi, ho peccato!». Ma deve essere pronunziata con voce molle, soave. «Responsio mollis frangit iram Domini. La risposta soave spezza l'ira di Dio». «Datemi — esclama trionfalmente il padre — un peccavi di questa forza e sia quanto si vuole grande l'ira di Dio, tutto si smorza».
Come è graziosa la damina del Settecento, che dice con voce soave: Peccavi!
E tornava a peccar senza paura.
È il bel verso del Boiardo, dove parla di Astolfo, così leggiadro cavaliere, ma così debole in sella:
Lui solea dir che gli era per sciagura, |
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E questo buon padre gesuita Mattei, che al giovanetto rampollo, nato da eccelsa prosapia, fa mangiare tutte le virtù, ma le di-