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:: | La giustizia, il pudore; e una seduta ecc. | 125 |
ma io non avevo facoltà di distinguere se erano cose vere oppure non vere.
Uscii di lì per un gran bisogno di solitudine come spesso interviene agli infermi; e aggirandomi solo per le vie, vedevo alcune imagini strane e contradditorie.
Vedevo il sole che non passava più per gli antichi segni dello zodiaco.
Vedevo i nobili di Venezia, nell’ultima seduta del gran Consiglio; essi buttano via la parrucca e la toga rossa. Rinnegano di essere nobili e cercano di nascondersi. Borghesi, date anche voi le vostre dimissioni da borghesi!
Vedevo i proletari vestire gli stessi abiti dei borghesi.
Vedevo i nostri morti sul Carso: essi sono ignudi e su essi grandina.
Vedevo le moltitudini degli operai: essi non hanno letto la Genesi, dove Dio maledice il lavoro; ma la eseguiscono: non vogliono più lavorare. Vogliono comandare. Vogliono godere. Vogliono anch’essi, al